10/04/05 (B293) Grande victoire de notoriété (Italien). La popularité de Guelleh dépasse maintenant le microcosme francophone : France, Belgique et Canada en particulier. La presse italienne s’intéresse à lui et c’est nouveau … mais pour le comparer à Mugabe du Zimbawe. Bravo Guelleh, ca c’est de la bonne communication ! (Il Manifesto – Roma)

GIBUTI
Voto a candidato unico: ma tutto ok

A Gibuti si è votato
ieri per (ri)eleggere il presidente della repubblica. Un solo candidato: Iamail
Omar Guelleh, già eletto nel `99 succedendo a suo zio, che si avvia
a una plebiscitaria conferma per un nuovo mandato di sei anni. Poi ha detto
che non si ripresenterà. L’opposizione, debole e divisa, ha chiamato
a boicottare le elezioni. Un recente rapporto del Dipartimento di stato Usa
ha criticato Gibuti per «abusi gravi sui diritti umani, e serie limitazioni
ai cittadini circa la possibilità di cambiare il governo», ma
più che una denuncia, è stato un sussurro.

Gibuti infatti ha un ruolo
strategico decisivo nell’area del Corno d’Africa.

Alla congiunzione tra
Mar Rosso e Golfo di Aden, gli Usa vi hanno una base per le operazioni antiterrorismo
nella zona; così come la Francia (di cui Gibuti è ex colonia)
che vi schiera ancora un forte contingente militare. Quindi anatemi su Mugabe,
silenzi su Guelleh. (Toutes les critiques pour Mugabe, le silence sur Guelleh)